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Parco Nazionale del Circeo

Il Mito di Ulisse e della maga Circe, insieme ai numerosi ritrovamenti preistorici, archeologici e storici, arricchiscono il già notevole valore ambientale dell’area del Parco, conferendogli un più ampio ed universale valore culturale, arricchitosi nel tempo sino ai giorni nostri.Situato lungo la costa tirrenica del Lazio meridionale, circa 100 km a sud di Roma, nel tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, il Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 8500 ettari interamente in provincia di Latina nei territori comunali di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e, per l’isola di Zannone, di Ponza). Istituito nel 1934, il Parco del Circeo nasce per tutelare non una singola specie ma un ricco mosaico di ambienti caratteristici con una conseguente estrema ricchezza di biodiversità.La sua istituzione, avvenuta quando l’intera area pontina era sottoposta ai radicali interventi di prosciugamento ed appoderamento della bonifica Integrale, evitò il totale disboscamento dell’antica ed intricata “Selva di Terracina” di cui una piccola porzione risparmiata dal taglio costituì, insieme al Lago di Sabaudia, alla Duna Litoranea ed al Promontorio del Circeo, la prima configurazione del Parco.Con vari successivi provvedimenti, poi, il Parco del Circeo ha via via modificato la sua superficie e migliorato la sua qualità con l’istituzione di Riserve Naturali e riconoscimenti internazionali di valore ambientale (quali il programma MAB, progetto di conservazione della Biosfera dell’UNESCO e la Convenzione di RAMSAR per la tutela delle Zone Umide).I laghi più a nord (Caprolace, Monaci e Fogliano) e l’isola di Zannone arricchiscono il territorio tutelato.

Aspetti preistorici ed archeologici

Lo splendido mosaico ambientale del Parco è inoltre arricchito da importanti ritrovamenti di reperti preistorici ed archeologici, testimonianza della presenza dell’uomo al Circeo sin da epoche remote. Le numerose grotte ed i ripari naturali del promontorio sono, infatti, importantissimi siti preistorici nei quali, oltre al ritrovamento di un cranio dell’uomo di Neanderthal (Grotta Guattari, 1939), numerosissime sono le altre testimonianze (resti fossili, utensili in pietra, ecc.) che possono rendere un’idea della presenza dell’uomo e delle sue attività nel corso delle ere preistoriche.I reperti archeologici, invece, sono in buona parte riferibili all’epoca romana, sia imperiale che repubblicana, quando la notevole capacità tecnica dell’epoca consentì la realizzazione di opere di raffinata ingegneria residenziale ed idraulica, come il porto canale di torre Paola il complesso termale-residenziale della Villa di Domiziano, giunte fino ai giorni nostri. Fruizione

Strutture dedicate ai visitatori: centro visitatori, a Sabaudia, con punto informazioni, museo naturalistico, biblioteca, sala audiovisivi, area picnic, Tel. 0773511385; area faunistica, in Foresta in località Cerasella, con un recinto che ospita Daini e Cinghiali, con area picnic; un centro di documentazione in foresta in località Cocuzza, dedicato al lavoro sanitario e scolastico nell’agro pontino pre-bonifica; un’area ricreazionale, in località Villa Fogliano, con aree a verde, sentiero natura “orto botanico” (esclusivamente visite guidate per gruppi), laboratorio didattico sulle zone umide; un punto informativo nel centro storico di San Felice Circeo, che offre anche la possibilità di visionare filmati sul parco (Porta del Parco – 0773 549038) ed uno in piazza a Sabaudia (Porta del Parco di Sabaudia 0773515046).

In ogni stagione si possono trovare spunti per una visita. Gli uccelli acquatici, che in primavera ed in autunno affollano i laghi, gli acquitrini ed i campi, sono sicuramente l’attrattiva maggiore delle zone umide del Parco. Ne sono state censite oltre 265 specie diverse. Un binocolo ed un buon manuale sono gli unici strumenti necessari per un’agevole attività di birdwatching.

In estate ed inverno i vari ambienti del Parco, facilmente raggiungibili con le numerose strade rotabili presenti, sono visitabili con strade pubbliche ed interpoderali, sentieri pedonali (sul promontorio e a Zannone), viali battuti ciclabili e pedonali (in foresta) attrezzati con segnaletica di riferimento; alcuni (sentiero didattico Centro Visitatori, percorso della memoria per cocuzza, sentiero natura “orto botanico” a villa Fogliano), con tabelle informative; accessi attrezzati (duna).

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